Nei Base Camp di Roma, Catanzaro, Napoli e Palermo, ragazzi e ragazze hanno collaborato per raccontare in rima le loro città. Il laboratorio sperimentale sul rap, intitolato “Rimando la città”, si è tenuto contemporaneamente nei quattro presidi il 19 maggio 2023 e ha visto coinvolti quattro rapper di “Keep it Real”: rete nazionale di educatori e rapper che lavorano in diversi contesti sociali ed educativi.
I riscontri raccolti da chi ha partecipato al termine delle attività sono stati incoraggianti. «Il laboratorio ci ha stupiti e ci siamo molto emozionati», hanno detto ragazze e ragazzi dei Base Camp. E ancora: «ho imparato a esprimermi attraverso la musica e che attraverso le emozioni si può dare tanto». «Mi è piaciuto molto scrivere un testo insieme agli altri, è stata un’esperienza indimenticabile».
“Rimando la città” al Base Camp di Catanzaro
Al Base Camp di Catanzaro ha tenuto il laboratorio “Rimando la città” il rapper Antonio Turano, in arte “Don Gocò”: terapeuta che lavora con musica e arte. Una volta in compagnia delle due classi del Liceo Linguistico “G. De Nobili”, Don Gocò ha lasciato loro spazio e voce, proponendo dei temi su cui potessero riflettere. In particolare, i ragazzi e le ragazze hanno lavorato su come percepiscono Catanzaro.
Il brainstorming ha portato a individuare parole e frasi anche opposte sulla città, che hanno rivelato come le classi vedessero diversamente i luoghi a loro cari. Catanzaro è “piena di vento”, “non accogliente”, “con la puzza sotto il naso”, “la standa”, ma soprattutto genera una “sensazione di vuoto”. Davanti a questa nuova consapevolezza i ragazzi hanno reagito con il silenzio: un meccanismo di difesa, secondo Don Gocò. Proprio il rapper ha voluto rassicurare le classi sul valore stesso dei meccanismi di difesa, perché «è proprio in quei momenti che si dà voce alla presa di coscienza e al cambiamento». A quel punto Don Gocò ha guidato i ragazzi nell’approfondimento delle loro idee: «cosa vuol dire per te non accogliente?», e ancora, «che valore ha il vuoto?». I ragazzi e le ragazze sono dunque riusciti a dare un significato comune alle parole, giungendo a una frase generalmente condivisa: Catanzaro «dicono che sia una città accogliente, ma noi non la sentiamo».
La canzone composta dagli studenti al Base Camp di Catanzaro
Tu sei vuoto dentro – a lido c’è vento
Come ti permetti – ca si ‘nu signoretti?
Dicono che c’è accoglienza – non la percepisco
Se vuoi scender sotto – occhio c’è lo scrocco
Aspetto il pullman delle tre – dalle due e mezza
Con un vuoto dentro – che mi spezza